Auguri e buone vacanze ^_^
Auguri di buone vacanza e un felice 2011
WikiLeaks = Liberta di Stampa e Informazione
La Stampa = Paura di non essere più in grado di primeggiare sulle notizie
Informazione = Incapace di dimostrare più coraggio
Le Istituzione = Paura di non poter più controllare la stampa e le informazioni
Ripensando all’Iab Form di Milano 2010: gli operatori devono fare cultura!
Le aziende però dal canto loro devono decidere di avere nel budget l’aggiornamento professionale verso queste tematiche. Facendo si che al loro interno vi siano persone capaci di investire il proprio tempo in questa direzione, ma anche in grado di valutare la qualità dei servizi offerti dagli operatori della comunicazione.
Il sapere e la formazione tolgono dal mercato ai ciarlatani 😉
Se consideriamo che giustamente le aziende trovino il tempo per investire in conoscenza!
Quando questo è un elemento fondamentale per l’impresa: concorrenza, adempimenti legislativi e fiscali.
Credo di poter affermare che la comunicazione sia un elemento vitale, ma nella cultura d’impresa italiana si naviga a vista in molte aziende, sperando in una possibile soluzione casuale.
Esistono tanti contenuti gratuiti: convegni, libri, siti, blog, slide, pdf, video in rete.
Basterebbe considerare che nella vita lavorativa sia normale informarsi per formarsi.
Gli operatori che fanno del loro business la comunicazione potrebbero cooperare anche alla di la dell’associazione, per diffondere in maniera sistematica e organizzata la formazione sulla materia.
Come un mercato parallelo alla formazione a pagamento, che permette alle persone e alle imprese di acquisire conoscenze di primo livello. Apprendendo così le teorie e le metodologie, che in seguito applicheranno alle loro attività di marketing e comunicazione con differenti volumi d’investimento.
La diffusione e la conoscenza del “keyword advertising” è tuttora supportato da google con la formazione gratuità. Infatti, gli investitori pubblicitari non sono solo clienti indiretti provenienti dai centri media.
Manca credo una strategia e una scelta dei canali, dove creare l’incontro tra operatori e aziende.
Credo che vi sia una necessità condivisa che potrebbe essere colmata da un servizio basato sul Crowdsourcing, promosso dagli operatori in forma gratuità. Un esempio lo è stato “Codice Internet” per certi versi
Ho inserito sul mio blog il bottone “LinkedIn Share” per testare la nuova funzionalità. Scoperto sul loro blog: Check out LinkedIn’s new Share Button. What’s new?
Credo che sia una ovvia evoluzione di un social network.
La condivisione prima di tutto ^_^ come elemento fondante del web 1.0, 2.0, ecc…
A questo indirizzo potete prelevare lo script per il vostro sito: http://www.linkedin.com/publishers
Lo script permette di creare un bottone per condividere un URL con due differenti modalità:
Cliccando sul bottone vi compare una finestra; che previo login, vi permette di sherare il contenuto come update del vostro profilo ed anche condividerlo con i gruppi e con le vostre connessioni.
Ecco un esempio di cosa appare dopo aver cliccato sul bottone LinkedIn Share:
Qualcuno è a conoscenza di ricerche di mercato relative al consumo/invio in Italia dei servizi come: fax, sms, mms, pec?
Cercando in rete si trova il volume di fatturato generato dalla telefonia fissa.
Ma non si riescono a trovare dei dati specifici sull’ammontare dei ricavi generati da i seguenti servizi: fax, sms, mms, pec.
Chiedo un help per condividere queste informazioni.
Grazie 😉
YouTube “la mia storia” – usando l’app collegata alla campagna pubblicitaria Che Cerchi Oggi
Advertising 😉
Storia: Clicco su una ADV in LikedIn > Vado su Youtube > Sorrido > decido di pubblicarla su immagimario
Prendendo spunto dalla trasmissione Report: Cosa possiamo fare…
Ho deciso di inviare 3 mail al ministero dell’economia, con il testo che segue:
Spesso ci si chiedete “cosa possiamo fare noi cittadini?”
Possiamo per esempio scrivere al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti chiedendogli di intervenire affinché venga modificata la legge che consente ai Magisitrati fuori ruolo del Consiglio di Stato, Corte dei Conti, Tar, di continuare a percepire uno stipendio che va dai 5 ai 10 mila euro netti mensili per un mestiere che non svolgono più.
Sono decine questi magistrati che hanno incarichi (lautamente pagati) presso le Authority o i Gabinetti dei Ministri.
E’ ingiusto che continuino a percepirne anche un’ altra indennità!!!
I fondi recuperati, e parliamo di almeno un paio di milioni di euro l’anno, possono essere dirottati sugli insegnanti di sostegno o all’assistenza dei disabili, che sono stati drasticamente ridotti a seguito dei tagli della manovra Tremonti.
dipartimento.tesoro@pec.mef.gov.it
ufficio.stampa@tesoro.it
pubblicazione.sito@tesoro.it
Dopo aver inviato le email ho ottenuto queste 2 risposte:
Il problema in molti casi mostra che manca la volontà di una visione temporale, per la quale alla fine si guardano le necessità legate al marketing e alla comunicazione con soluzioni improntate alle vendite immediate.
I manager pianificano i volumi di vendita desiderati e immaginano i targhet da colpire con le metodologie più consuete alla propria esperienza di venditori.
Le persone che possono influire sulle scelte operative in questi ambiti, hanno una cultura che poche volte applicano. Sanno che è fondamentale sia trovare un nuovo cliente, che mantenerlo.
Leggono di nuove strategie che portano a misurare il volume potenziale di acquisto di un cliente sul breve e lungo periodo. Sanno quindi che per fare questo serve riuscire a instaurare un rapporto diverso dal semplice venditore.
Si informano su in nuovi media e scoprono soluzioni innovative che potrebbero fare al caso loro.
La verità e che quando si tratta di vendere, si sceglie sempre la strada che a vista da il risultato più veloce, invece di quella con una qualità migliore e con maggiori potenzialità per l’oggi e per il domani.
Di conseguenza vi sono venditori di servizi e soluzioni di marketing e comunicazione, e non esperti pronti a offrire la propria conoscenza a vantaggio dei propri clienti.
Per fortuna questo non accade ovunque. Tanto che sia nelle piccole sia nelle grandi imprese vi sono figure di account, e non di meri venditori, che interagiscono a vantaggio dei due bisogni: vendere e fornire risposte concrete alle necessità del cliente.
L’ esigenza e la ricerca di vendite immediate basate su strategie consolidate, fanno saltare tutte quelle opportunità date dalle innovazioni che il marketing e la comunicazione offrono.
Dall’altra, l’ipocrisia di dover raggiungere il cliente e motivarlo ad acquistare senza chiedersi quanto questo cliente può valere oltre la singola vendita spot; spinge a vendere quello che sia ha nel paniere, tralasciando le reali necessità del cliente.
La situazione porta a suggerire che in Italia manchi la capacità di focalizzare il concetto di partnership, mentre rimane saldo il concetto di cliente.
Il risultato di un prodotto sul mercato è figlio del legame tra interessi del consumatore e la proposta della concorrenza; la quale cerca di vincere sconfiggendo l’altro.
La “concorrenza” di un’opera d’arte non cercherà di vincere, ma di prendere ispirazione per farla rivivere anche con una reinterpretazione che punti alla distruzione e rigenerazione di un nuovo momento e luogo.
Può secondo voi cambiare nella società l’etica e la visione del domani?
Lancio questa idea con quest’articolo:
Andy Warhol – Campbell’s Soup Cans. Valore per l’umanità invariato, ma in calo per il mercato