“Tips & Tricks” per migliorare l’efficacia dei messaggio istituzionali e pubblicitari
L’oggetto “Titolo di una newsletter” deve farsi comprendere e avere una lunghezza commisurata al tempo che una persona dedica nella fase di selezione dei messaggi; presenti nella sua casella email.
Non deve contenere frasi o parole inflazionate e facenti parti del database dei filtri di antispamming, come “gratis, offerta, promozione” e altre come queste.
Deve incuriosire, non svelare il contenuto del messaggio, evitando una selezione del contenuto solo in base alle poche parole del Titolo.
Sfruttare le maiuscole e le minuscole, per dare dinamicità e importanza alle parole presenti, esaltando proprio le più adatte alla “call to action“.
Nel caso in cui il vostro messaggio possa essere visualizzato senza formattazione, conviene creare un’indentazione tramite l’inserimento di caratteri utili a differenziare i titoli del messaggio.
Per evitare di apparire come pubblicità invasiva, non deve mai contenere caratteri strani, nel tentativo di distinguersi tra gli altri titoli e oggetti delle varie mail.
Usate parole legate ad un settore specifico solo se certi di avere un pubblico in grado di comprendere il vostro messaggio.
Dopo aver scelto un titolo provate a leggero con sempre maggiore rapidità; per simulare la lettura effettuata da chi riceve il messaggio. Questo metodo vi porterà a scovare le combinazioni e le parole che non funzionano.
Inviando mail istituzionali o promozionali a differenti gruppi con caratteristiche diverse, è consigliabile riformulare i titoli per quegli argomenti riproposti in altre newsletter, perché potrebbero perdere la loro “call to action” quando proposti a pubblici con interessi e stili di vita differenti.
Può contenere il nome del prodotto o del marchio, magari per creare brand awareness o per sfruttare la notorietà guadagnata con la pubblicità e di conseguenza incuriosire.
Può contenere una porzione di testo fissa facile da individuare durante una rapida scansione dei titoli, utile anche richiama un argomento specifico, come ad esempio [ Marketing ], ed efficace per la ricerca l’archiviazione dei messaggi anche nei programmi di posta elettronica.
Non deve contenere una porzione di testo ricorsiva; tranne che non sia l’oggetto della mail, per evitare che i titoli in successione sembrino tutti uguali.
Non deve assomigliare a titoli già presente nello stesso messaggio o in messaggi precedenti, per evitare di essere confusa come qualche cosa di già visto o gia letto.
Può sfruttare una frase o un termine molto in voga in quel dato momento storico, tipo “Le Picconate….”, per incuriosire tramite un’associazione o un ricordo.
Deve essere un link diretto al contenuto, che stimoli l’utente anche grazie all’icona che appare, quando si è sopra il collegamento, e che funge da richiamo all’azione per la visione e la lettura del messaggio.
Il link del Titolo può contenere il testo alternativo; che appare, quando vi si passa sopra al collegamento, per aumentare l’efficacia del messaggio e il richiamo all’azione, magari con una frase “Maggiori Novità nell’articolo…” o “per saperne di più…”.