Calcolare il ROI del proprio sito con le statistiche web
Per valutare il ritorno sull’investimento relativo allo sviluppo del vostro sito web non c’è modo migliore di approfondire la conoscenza dei vostri utenti, trasformando il sito in uno strumento di marketing e di analisi del vostro mercato e dei vostri clienti.
Se non avete ancora iniziato ad acquisire le informazioni essenziali, quali i siti o i motori di ricerca di provenienza dei visitatori o le pagine più viste, è il momento giusto per cominciare. La prima domanda da porsi è: cosa cercano gli utenti che arrivano sul sito?
Il vostro sito web vi racconta quali sono le pagine e i contenuti di maggiore interesse, e come gli utenti li hanno trovati.
In tempo reale, sarete in possesso di dati statistici utili a organizzare meglio la vostra attività di business e di marketing, grazie all’analisi degli accessi al sito.
Sarete in grado di valutare quali sono le pagine più visitate, per poi ampliarle offrendo ai clienti informazioni aggiuntive, che permettano loro di valutare nello specifico i prodotti e i servizi offerti, proponendo maggiori spunti per l’acquisto.
Potrete anche individuare in anticipo i canali più idonei per gli investimenti pubblicitari. Grazie all’analisi del traffico e della sua provenienza, saprete infatti quali sono i portali e i motori di ricerca più adatti per il vostro mercato.
Sarete quindi in grado di scegliere in maniera mirata i mezzi e i messaggi più efficaci permassimizzare le vendite.
Per esempio, potreste scoprire che il traffico proveniente da “Yahoo” è quello che genera visite con il più alto numero di pagine viste, mentre il traffico proveniente da “Google” genera sì molti accessi, ma caratterizzati da visite brevi, che coprono al più una pagina interna oltre alla homepage. Queste considerazioni vi porteranno a investire sia nel motore di ricerca che nei banner offerti da “Yahoo”.
D’altro canto potreste accorgervi che gli utenti provenienti da “Google” generano un traffico anomalo, a causa del testo descrittivo visualizzato assieme al link che punta verso il vostro sito, e che per risolvere il problema basta cambiare i titoli delle pagine del sito, rendendoli più chiari e specifici al fine di eliminare ogni possibile ambiguità.
Tutti questi dati possono essere verificati in tempo reale e in qualsiasi momento grazie allostrumento online di reportistica del traffico, un valido supporto per la verifica del grado di visibilità raggiunto dal vostro sito. Con i report generati sarete in grado di sapere quali sono le pagine più consultate da parte dei visitatori, i momenti della giornata o di un periodo in cui le visite sono più frequenti, il ritorno ottenuto da azioni promozionali.
Grazie a questo strumento, sarete in grado di valutare il ROI di una campagna banner: la valutazione si avrà analizzando i dati di accesso a una pagina specifica, collegata al banner in questione. Per esempio, se avete preparato tre tipologie di banner per la pagina “stampa digitale”, che puntano ad altrettante pagine del sito (“sta_dig_1.html”, “sta_dig_2.html”, “sta_dig_3.html”), confrontando quale tra le tre pagine abbia avuto il maggior numero di accessi potrete misurare l’efficacia del messaggio. Questa analisi vi motiverà ad abbandonare gli altri due banner per investire solamente in quello più efficace.
Le applicazioni di uno strumento di reportistica web sono molteplici, consentendovi di valorizzare l’investimento per la realizzazione e il mantenimento del vostro sito, che da semplice vetrina può diventare un valido supporto alle attività di vendita, marketing e pubblicità.
Le statistiche permettono di analizzare un’ampia varietà di dati in diverse segmentazioni temporali (per ora del giorno, per settimana, per mese), offrendo report dettagliati per quanto riguarda:
- Traffico sul sito (accessi, visite, banda utilizzata, download effettuati ecc.)
- Percorso di navigazione dei visitatori (pagine più viste, punti di ingresso e di uscita dal sito, tempo speso per ciascuna pagina ecc.)
- Informazioni sugli utenti (tipologia di browser e sistema operativo, lingua ecc.)
- Provenienza degli accessi (domini, url, motori di ricerca ecc.)
- Segmentazione geografica dei visitatori (per continente, paese ecc.)