Google Labs is ready to launch a new layout interface for Gmail, designed for two different uses. The first is oriented for a PC, while the second is oriented for Tablet.
The news appeared on the Gmail blog.
I think this innovation make more effective usability of gmail, thanks a new “preview pane” joined to the email “navigation panes”. Recreating the classic and standar usability of the desktop software.
I try Adobe Edge HTML5, and i say is simple and effective software for creation of animations, who using the three new web standard HTML5, CSS3, Javascript and Canvas together jQuery realizes a new alternative to Adobe Flash Animation.
Ecco come creare effetti grafici simili ad i Neon con luminosità Glow trasparente, utilizzando Adobe Illustrator, tramite la (Palette Appearance, Finestra Aspetto).
Round Corner: Serve a creare una curva sinuosa dove invece ci sarebbe lo spigolo
Stroke di 6px: tramite l’effetto “Feather” si ottiene una sfocatura del tracciato posto sopra il colore azzurro, per creare l’effetto di luce interno bianco
Stroke di 20px: corrisponde al colore della luce del neon; l’opacità è impostata su “Hard Lighy” per contrastare con il colore del fondo dato tramite l’effetto “Outer Glow”
Fill: e senza riempimento
Inner Glow: lo si usa per dare un effetto di bagliore interno, impostandolo con un colore bianco con i seguenti valori: Mode (Color Dodge) – Opacity (80%) – Blur (10px) – Center
Outer Glow: crea il’effetto del riverbero della luce attorno al tracciato. Il colore è identico a quello utilizzato per il tracciato/neon, solo che in questo caso ha un effetto di sfocatura esterna al tracciato. La modalità della sovrapposizione colore è impostata su “Hard Light”, con una “Opacity” del 75% e un effetto “Blur” di 6px
Alucuni esempi di riproduzione degli effetti di luce del Neon, utilizzando solo Adobe Illustrator:
Pencil Project, un ottimo programma per realizzare prototipi di siti web per il classico web design, o anche per le nuove frontiere del design e dell’interfacce: Mobile site, Web App, Mobile App.
Il Software per progettare GUI è disponibile nelle versioni installabili su Windows e su Linux, ma anche per Mac OS e quindi per qualsiasi sistema operativo attraverso l’estensione per Firefox.
Dal sito è possibile scaricare “Collection”, raccolte, per aumentare i modelli e i simboli pre installati. Vi sono collezioni più specifiche per interfacce ajax e GUI Widgets. Trovate anche icone utili per la realizzazione di interfacce software.
Basta scaricarle in formato zip e importarle dal menu: Tools > Install New Collection>
Pencil Project prevede la possibilità di esportare in PNG e PDF e nei classici formati Office (.odt, .doc)
Se invece volete esportare le schermate con una navigazione html, vi consiglio di scaricare lo zip “HTML Template with Tab Navigation”.
Per installarlo scaricarlo in formato zip e importarle dal menu: Tools > Manage Export Template>
Ecco il sunto e il promemoria su come preparare un server Linux Ubuntu per testare il Design e i vari plugin dei tre principali Open Sorce CMS: WordPress, Joomla o Drupal
Qui l’elenco degli articoli scritti per condividere come installare e configurare il Server Lamp con Apache per PHP e MySql, il Server Ftp tramite vsftpd, PhpMyAdmin per creare i database in MySql.
Per installare un server FTP sulla vostra installazione Linux di Ubuntu, utilizzeremo VSFTPD un pacchetto/software molto semplice, e giudicato da molti sicuro leggero ed efficiente.
L’installazione sarà eseguita tramite “Gestione Pacchetti”; evitando il più possibile l’utilizzo del terminale.
Passiamo alle procedure da compiere per installare e configurare l’ftp tramite VSFTPD.
1) Aprite il menu: Sistema > Preferenze > Gestore Pacchetti >
2) Adesso con “Gestione Pacchetti” aperto, cerchiamo come indicato in figura (F1) con la voce attiva su “Tutti F1”. Mentre come da figura (F2) cerchiamo il pacchetto vsftpd.
L’elenco sottostante sarà filtrato, e apparirà il pacchetto evidenziato con l’icona di colore aranci di Ubuntu.
3) Come da figura (F3) attivare con il checkbox il pacchetto “vsftpd”. Successivamente cliccando su (F4) “Applica” si istalleranno tutte le dipendenze necessarie ad abilitare il servizio FTP su Ubuntu. E come da schermata successiva vi apparirà la finestra di conferma.
4) Per completare l’operazione di istallazione dei pacchetti FTP del demone VSFTPD, basterà come da figura, cliccare sul bottone “Applica”.
5) Avrete la conferma che il demone “VSFTPD” del servizio FTP sia installato, perché accanto al pacchetto precedentemente selezionato apparirà il quadratino verde.
Adesso passiamo a configurare l’accesso tramite il protocollo FTP alla nostra installazione Ubuntu. Come prima cosa tramite Nautilus raggiungiamo la cartella “www /var/www/”(come da figura).
Per dare accesso all’utente che a noi interessa al gruppo “root”, e per far si che i diritti di scrittura e lettura del gruppo siano abilitati.
Adesso spostiamo come in figura la finestra proprietà della cartella “www”, e attiviamo il TAB “Permessi”; lasciamo momentaneamente in sospeso la questione dei permessi del gruppo.
Adesso ci occuperemo di assegnare il nostro utente al gruppo appartenente all’utenza “root”, in questo caso l’user è “immmagimario”. Apriamo la gestione amministrativa degli utenti di Ubuntu: Menu > Sistema > Amministrazione > Utenti e gruppi
Adesso con la finestra “Utenti e gruppi” clicchiamo sul pulsante “Gestisci gruppi”, si aprirà la finestra “Impostazione gruppi” (che raccoglie tutti i gruppi attualmente presenti nella vostra distribuzione Ubuntu).
Nella finestra “Impostazione gruppi” cercate il gruppo “root”, come in figura, e poi cliccate sul tasto “Proprietà” della stessa finestra.
Apparirà una nuova finestra “Proprietà del gruppo <<root>>”; dove troverete l’elenco degli utenti attualmente presenti nel sistema Ubuntu.
Basterà selezionare l’utente o gli utenti al quale volete dare accesso come appartenete/i al gruppo “root”. Adesso l’utente o gli utenti scelti avranno accesso tramite il protocollo FTP sulla vostra macchina Ubuntu.
Vedrete attivo il checkbox e come nel caso raffigurato nello screenshot dove vi è solo l’utente immaginario. Addeso finite cliccando su bottone “OK”, vi verrà richiesta la password di amministrazione per completare.
Adesso che abbiamo assegnato l’utente al gruppo “root”.
Torniamo sulla finestra “Proprietà della cartella <<www>>”, per assegnare l’autorizzazione al “Proprietario” e al “Gruppo” (root) di creare ed eliminare i file e le cartelle all’interno della cartella “www”.
Come dagli screenshot sottostanti basterà cambiare dalla tendina dedicata all’accesso a i file sia per il proprietario che per il gruppo:
Tramite (passaggio 01) da “–”
a (passaggio 02) “Creare ed eliminare i file”
A questo punto (passaggio 03), avrete sia per il proprietario che per il gruppo, la voce accanto a “Accesso ai file” settata su “Leggere e scrivere”.
Il passaggio successivo sarà eseguito tramite il comando da terminale “chmod”, che renderà definitivo il settaggio di lettura è scrittura per la cartella “www” utile a far girare senza problemi le vostre installazioni dei CMS WordPress, Joomla o Drupal.
Infatti setteremo la cartella con i diritti di scrittura e lettura “755”. Tale proprietà è utilizzata anche da i vostri fornitori di hosting e di dominio, come ad esempio Aruba.
Il comando da scriver sul terminale è il seguente: sudo chmod –R 755 /var/www/ (dopo averlo scritto, date invio)
Spiego in breve l’istruzione:
chmod: cambia le modalita di acesso alla cartella per il “Proprietario”, il “Gruppo”, “Guest/Ospiti”
-R: ripete il comando in maniera ricorsiva per tutti i file e le cartelle contenute dentro “www”
755: imposta gli accessi per le tre categorie (Proprietario, Gruppo, Guest)
/var/www/: è il percorso utile per applicare alla cartella “www” i diritti di lettura e scrittura
Con questo passaggio conclusivo andiamo a configurare VSFTPD per decidere le impostazioni necessarie per far funzionare il servizio FTP sulla vostra installazione Ubuntu.
Il file che modificheremo è “vsftpd.conf” situato dentro la cartella “/etc”.
Con il comando che segue apriremo con i diritti “di amministratore/root” il file per configurare il servizio FTP tramite Gedit (text editor di Gnome): sudo gedit /etc/vsftpd.conf
Di seguito elenco le modifiche da eseguire sul file vsftpd.conf, trovere il testo e i parametri da modificare nel testo in Bold. Dopo aver eseguito le modifiche, salvate e chiudete Gedit e il Terminale, e concludete con il riavvio del computer.
# Uncomment this to enable any form of FTP write command.
#write_enable=YES > write_enable=YES (permette di scrivere file e cartelle via ftp)
# Default umask for local users is 077. You may wish to change this to 022,
# if your users expect that (022 is used by most other ftpd’s)
#local_umask=022 > local_umask=022 (per permettere di scrivere i file configurandolo sul parametro più utilizzato da gli internet service provider) file_open_mode=0775 (aggiungere questa riga per impostare la scrittura dei file con chmod 755)
# Uncomment this to allow the anonymous FTP user to upload files. This only
# has an effect if the above global write enable is activated. Also, you will
# obviously need to create a directory writable by the FTP user.
#anon_upload_enable=YES > anon_upload_enable=NO (vieta a utenti anonimi di fare l’upload di file e cartelle)
# Uncomment this if you want the anonymous FTP user to be able to create
# new directories.
#anon_mkdir_write_enable=YES > anon_mkdir_write_enable=NO (vieta a utenti anonimi di creare e scrivere sulle cartelle)
# You may override where the log file goes if you like. The default is shown
# below.
#xferlog_file=/var/log/vsftpd.log > xferlog_file=/var/log/vsftpd.log (crea un file di log delle attività svolte dal protocollo ftp)
# If you want, you can have your log file in standard ftpd xferlog format.
# Note that the default log file location is /var/log/xferlog in this case.
#xferlog_std_format=YES > xferlog_std_format=YES (scrive il log nel formato standard)
# You may fully customise the login banner string:
#ftpd_banner=Welcome to blah FTP service. > ftpd_banner=Welcome to blah FTP service Ubuntu FTP. (Questo è il testo di benvenuto che appare quando ci si collega via FTP)
Abilitare il mod_rewrite per le vostre installazioni di WordPress, Drupal o Joomla.
Il mod rewrite, detto anche “Rewrite engine”.
Permette tramite una funzionalità del server Apache di creare indirizzi/url più comprensibili agli occhi umani, evitando di creare url di pagine composte da una serie di variabili.
Quindi trasformando un link tipo_:
“http://www.miosito.com/page.php? ?section=1&sub=1&last=5”
in uno più comprensibile come “http://www.miosito.com/azienda/i-nostri-servizi.php”.
Questa funzionalità è molto utile per il posizionamento del vostro sito nei motori di ricerca.
Vediamo in pratica come abilitare il mod rewrite su Apache. Dovremo utilizzare mio malgrado il terminale.
Aprite il terminale dal Menu: Applicazioni > Accessori > Terminale
Scrivete il seguente comando: sudo a2enmod rewrite vi verrà richiesta la password di amministratore di Ubuntu
Il termine sudo all’inizio dell’istruzione permette di inviare il comando come amministratore della macchina/computer – sudo (abbreviazione dalla lingua inglese di super user do, esegui come superutente)
Il passo successivo sarà di editare il file di configurazione di Apache.
Ecco come aprire il file di configurazione di Apache, tramite il comando su terminale; acquisendo i diritti di modifica di amministratore, usando il programma gedit “Text Editor dell’ambiente Gnome”.
Scrivete il seguente comando: sudo nano /etc/apache2/sites-available/default vi verrà richiesta la password di amministratore di Ubuntu
Nella seguente porzione di testo modificate: AllowOverride non”con “AllowOverride all
<Directory /var/www/>
Options Indexes FollowSymLinks MultiViews AllowOverride non
Order allow,deny
allow from all
</Directory>
Per completare ed essere sicuri che tutto funzioni riavviate il PC, o in alternativa usate il comando “sudo apache2 -k restart”.
Creiamo il database in 5 passi e con 5 screenshoot; per installare il nostro CMS Open Sorce: WordPress, Drupal, Joomla.
Per farlo basterà seguire le istruzioni e le immagini che seguono.
1) Fare il login con l’utente root utilizzando la password scelta durante l’installazione di PhpMyAdmin a http://localhost/phpmyadmin/
2) Cliccare e attiva il tab “Privilegi”
3) Cliccare sulla voce “Aggiungi un nuovo utente”
3) Nei campi che seguono settare:
Nome utente (sarà per voi sia l’user che il nome del database)
Selezionare dalla tendina l’host su Locale, quindi nel campo di fianco apparirà “localhost”
Inserire e ripetere la password (consiglio per evitare problemi, utilizzando solamente lettere minuscole e maiuscole ed anche i numeri)
Nella sezione “Database per l’utente”, selezionate la voce “Crea un database con lo stesso nome e concedi tutti i privilegi”
Finite cliccando sul bottone in basso a destra “Esegui”
5) Vi apparirà la pagina riepilogativa della configurazione del nuovo database MySql creato. Fate Logout e installate il vostro WordPress, Drupal o Joomla.
Per rendere più semplice l’utilizzo dei dati creati, riporto l’esempio per configurare la connessione con il database in WordPress (wp-config.php)
// ** MySQL settings – You can get this info from your web host ** //
/** The name of the database for WordPress */
define(‘DB_NAME’, ‘…’); – dovete inserire il nome user
/** MySQL database username */
define(‘DB_USER’, ‘…’); – dovete inserire il nome user che nel vostro caso è identico al nome del database
/** MySQL database password */
define(‘DB_PASSWORD’, ‘…’); – inserite la password scelta durante la creazione del database
/** MySQL hostname */
define(‘DB_HOST’, ‘…’); – girando in locale sul vostro web server sarà localhost
Per installare PhpMyAdmin in 10 passi, utilizzando la gestione pacchetti, senza quindi usare il Terminale e scrivere comandi,
😉 Pigro? No bello!
Per chi come me non ha molta confidenza con i comandi Linux e i comandi a terminale (parola di grafico)
PhpMyAdmin è un’applicazione in PHP, rilasciata con licenza open source. Permette di amministrare in modo semplice i database di MySQL tramite il browser. PhpMyAdmin consente di creare un database da zero, creare tabelle ed eseguire operazioni anche complesse su i dati.
Eccoci a i passaggi necessari per far girare/installare PhpMyAdmin sulla vostra distribuzione Ubuntu.
1) Aprire il gestore dei pacchetti come raffigurato nell’immagine (Menu – Sistema > Amministrazione > Gestore Pacchetti)
2) Selezionando nella colonna dei pacchetti la voce “Tutti (E1)”, e poi ricercando con il campo ricerca il pacchetto “PhpMyAdmin (E2)”.
3) Cliccare con il tasto destro del mouse sulla voce “phpmyadmin” e selezionare la voce installa PhpMyAdmin. Cliccare sul bottone “Seleziona”.
4 ) Apparirà una finestra che riepiloga tutti i pacchetti necessari per installare e far girare
5) Con la riga “phpmyadmin” evidenziata e con il checkbox attivo, cliccare come il mouse raffigurato nell’immagine su “Applica”
6) A questo punto apparirà una finestra di riepilogo che chiede la conferma per applicare le modifiche. Basterà cliccare su “Applica”
8) La schermata seguente mostra il tempo e i pacchetti che verranno installati e configurati per far funzionare PhpMyAdmin. Per far chiudere automaticamente la finestra alla fine del processo, bastera spuntare il checkbox “Chiudere automaticamente applicate le modifiche”.
9) Le schermate successive serviranno a configurare l’accesso da parte di PhpMyAdmin con l’utente “root” al software/servizio MySql. Come preannunciato nella procedura per installare il Server LAMP, dovrete inserire la password utilizzata per l’utente “root” di MySql.
Come spiegato dalla finestra di “Aiuto”, questo passaggio creerà l’utente “root” amministratore, per gestire e creare il database in MySql.
10) A questo punto vi viene chiesto la password dell’utente “root” amministratore scelta durante l’installazione/configurazione di MySql. Che precedentemente attraverso la procedura per installare il Server LAMP avete scelto e inserito.
Per concludere, cliccare su avanti e finira l’installazione di PhpMyAdmin.
Per concludere e testare l’installazione di PhpMyAdmin.
Aprire il browser e scrivere nella barra degli indirizzi (http://localhost/phpmyadmin/). Scegliere la lingua con il quale visualizzare l’applicazione e poi inserire come nome utente “root” e come password quella scelta nei passaggi precedenti.